Lettera all'imprenditore n°163 del
24 Giugno 2020
Solo insieme riusciremo a vincere!
Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante.
(Proverbio del Burkina Faso)
Il recente periodo di lock down, in Italia e nel resto del pianeta, sta determinando una situazione critica per molte aziende.
Gli studi, le statistiche e le analisi effettuate in questi mesi da numerosi osservatori, sui danni che la pandemia ha causato e causerà nel prossimo futuro, mettono in evidenza come diverse realtà aziendali potrebbero uscirne gravemente indebolite.
Che cosa potrebbe accadere nel prossimo autunno?
Ipotizziamo di osservare dall’alto lo scenario descritto e proviamo a riflettere insieme su quali potrebbero essere i possibili effetti su queste aziende, ovvero quelle maggiormente colpite dalla crisi:
- le aziende maggiormente stremate dalla pandemia andranno inevitabilmente incontro al fallimento; il valore faticosamente costruito nel tempo e il loro know-how svaniranno insieme ad esse; si creerà disoccupazione e disvalore per l’intera società;
- imprenditori stanchi ed incerti sul futuro potrebbero maturare la decisione di cedere la propria azienda, lasciando ad altri l’onere di guidarne la ripresa, non avendo ormai più la forza e, magari le motivazioni, per risalire la china rimettendosi in gioco;
Ma cosa potremmo fare per evitare o ridurre tali perdite?
A questa domanda si può rispondere in due modi molto diversi:
- non fare niente, ovvero lasciare che il mercato si autoregoli da solo fino a recuperare il suo equilibrio. In tal caso, al termine del processo nel mercato rimarranno meno competitor che si saranno spartiti i clienti persi dalle aziende fallite o in crisi. In tale scenario molto probabilmente nessuna azienda in particolare ne trarrà un vero beneficio e il paese alla fine avrà comunque perso valore e know-how;
intervenire, sia a livello individuale sia di sistema, per proteggere valore e know-how. Le aziende più forti che saranno state in grado di assorbire meglio l’impatto di questa improvvisa crisi, infatti, potranno aiutare quelle più deboli cogliendo tra l’altro anche opportunità di crescita aggregandole o acquisendole. In tal modo si potrà mantenere la continuità di quelle aziende che altrimenti scomparirebbero dal mercato e, allo steso tempo, garantire alle aziende aggreganti nuove quote di mercato che diversamente andrebbero polverizzate tra i diversi competitor.
Tale soluzione, inoltre, porterebbe anche ulteriore valore al paese non disperdendo capacità imprenditoriale. Il valore tecnologico, economico e sociale dell’azienda potrà essere così conservato e trasferito nel tempo.
Operazioni di questo tipo dovrebbero essere fatte in modalità NON OSTILE, ovvero pianificate ed eseguite in accordo con le società e gli imprenditori in difficolta senza perseguire facili speculazioni e puntando sul rilancio e sulla creazione di nuovo valore insieme.
Benedetti&Co, società di consulenza direzionale specializzata da oltre quindici anni in progetti di sviluppo e crescita aziendale, affianca gli imprenditori, il loro management e le aziende nell’implementazione ed esecuzione di progetti di crescita attraverso operazioni straordinarie di aggregazione ed acquisizione.
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