Lettera all'imprenditore n°344 del
31 Luglio 2024
Primo semestre 2024 in Europa e in Italia: andamento, sfide e prospettive
“Un investimento nella conoscenza paga i migliori interessi.”
Benjamin Franklin
Nel primo semestre del 2024, l’economia europea ha mostrato segnali di ripresa, in uno scenario generale pur contraddistinto da sfide persistenti.
La crescita economica dell’Eurozona è stata fin qui moderata anche se la Banca Centrale Europea (BCE) ha rivisto al rialzo le proiezioni di crescita del PIL per il 2024, attese all’1,6%.
Nel primo semestre del 2024 l’inflazione a livello europeo è diminuita e la BCE a giugno 2024 ha introdotto una prima riduzione dei tassi di interesse.
Il mercato del lavoro, inoltre, ha mostrato segnali positivi, con un continuo aumento dell’occupazione e dinamiche salariali robuste, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile.
Qual è la situazione italiana?
Nel primo semestre del 2024, parallelamente allo scenario generale dell’Europa, anche l’Italia ha mostrato segnali di ripresa. Secondo le previsioni, il PIL dovrebbe crescere dello 0,6% nel 2024, sostenuto principalmente dalla ripresa dei redditi reali e dalla domanda estera. Nel concreto, nel periodo gennaio-marzo 2024 il PIL italiano è cresciuto dello 0,3%, nonostante la produzione dell’industria e i consumi di beni si sono contratti, hanno avuto risultati positivi il turismo, i servizi e l’export netto.
L’inflazione nel Paese ha continuato a calare, raggiungendo il +0,8% ad aprile, con previsioni che la vedono ridursi tra l’1,3% e il 2% entro fine anno, principalmente grazie alla diminuzione dei costi energetici e al contenimento dei prezzi dei beni e dei servizi.
Il mercato del lavoro ha mostrato segnali positivi, con un tasso di occupazione in lieve crescita e retribuzioni in aumento, sostenute dai rinnovi contrattuali. In particolare, crescono le retribuzioni contrattuali nel settore privato :+4,7% nell’industria nel 1° trimestre 2024, +2,3% nei servizi.
Sul fronte del credito, la restrizione monetaria riscontrata anche in questo primo semestre ha mantenuto il costo del credito elevato, frenando la domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie.
In sintesi, nonostante la presenza di incertezze geopolitiche e una dinamica di crescita eterogenea tra i paesi europei, l’Italia nel primo semestre 2024 ha mostrato segnali di recupero economico con una moderata crescita del PIL, un calo dell’inflazione e un mercato del lavoro robusto.
Qual è la situazione delle imprese italiane?
Nella prima metà dell’anno, l’andamento delle imprese italiane ha mostrato tendenze contrastanti tra i vari settori.
L’industria meccanica ha affrontato un periodo difficile. Secondo le prime rilevazioni, circa la metà delle aziende ha previsto una contrazione del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2023 e, particolare, il 26,1% delle imprese stima una riduzione superiore al 5%. Le difficoltà principali sono legate a complessità logistiche, elevati tassi di interesse e instabilità geopolitica, che hanno contribuito a una riduzione degli ordinativi.
Alcuni settori hanno mostrato invece importanti segnali di ripresa, grazie anche a una crescita dei consumi privati. Il settore della ristorazione ad esempio, ha confermato il trend di crescita incoraggiante avviato nel 2023, con una spesa delle famiglie che ha raggiunto 92 miliardi di euro (superando i livelli pre-pandemia).
Anche le esportazioni hanno continuato a trovare nei mercati esteri un punto di forza, con Germania, Francia e Stati Uniti che rimangono i principali destinatari dei prodotti italiani. Nonostante le difficoltà geopolitiche, settori come la farmaceutica e i macchinari hanno visto una crescita nelle esportazioni, specialmente verso gli Stati Uniti e la Cina.
In sintesi, mentre alcuni settori mostrano segnali di ripresa e crescita, altri (tra cui l’industria meccanica) stanno affrontando un periodo di contrazione e incertezza, dovuto a fattori sia interni che esterni.
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