Lettera all'imprenditore n°166 del

15 Luglio 2020

Le imprese italiane investono in Spagna

L’Italia e la Spagna sono da sempre legate da stretti rapporti commerciali: nel primo trimestre del 2020 l’export italiano ha raggiunto un valore complessivo di 5.5 miliardi di euro, mentre l’import si è attestato poco sopra i 5.2 miliardi. Tali valori collocano la Spagna al 6° posto nella classifica dei principali paesi con i quali l’Italia ha rapporti di interscambio.

La presenza di forti legami tra i due paesi, sia economici che culturali, ha influenzato la decisione di molti imprenditori italiani di investire in Spagna costituendo o acquisendo società locali. Ad oggi, le impese italiane che detengono almeno una partecipazione di controllo sono 1.179 e queste controllano complessivamente 2.007 imprese spagnole. Se poi consideriamo anche le partecipazioni di minoranza le imprese italiane con interessi in Spagna divengono 1.461.

Analizzando tale fenomeno sono stati individuati alcuni tratti caratterizzanti e prevalenti.

Considerando i macrosettori è emerso che la maggioranza delle imprese italiane con controllate spagnole appartiene al settore manifatturiero (51%); rilevante è anche il numero di società che operano nell’ambito nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (15%); seguono per numerosità le società holding e le società svolgenti attività scientifiche e tecniche (11%).

Il restante 23% delle imprese italiane presenti direttamente in Spagna risulta essere molto frazionato per macrosettore di provenienza: alcune svolgono servizi di informazione e comunicazione (6%), altre attività finanziarie e assicurative (4%), altre ancora svolgono attività immobiliari (3%).

Le imprese italiane presenti in Spagna svolgono pertanto attività tra loro molto differenti; tale varietà di interessi fa sì che le singole partecipate siano presenti in aree diverse del territorio iberico.

Dove si concentrano maggiormente le partecipate spagnole?

Per analizzare tale fenomeno le partecipate spagnole sono state mappate tenendo conto dei macrosettori di appartenenza delle controllanti.

La mappa sottostante (mappa1) mostra la distribuzione delle aziende controllate dalle imprese manufatturiere italiane; come possiamo notare esiste una elevata concentrazione nelle aree limitrofe a Barcellona, Valencia, Madrid e Bilbao. Si rileva inoltre che un numero significativo di società ha sede lungo le principali vie di comunicazione del paese.

Rispetto alla distribuzione geografica delle imprese manifatturiere, le imprese operanti negli altri settori precedentemente analizzati risultano maggiormente concentrate nei principali centri urbani del paese. I poli di maggior interesse, anche in questo caso, sono: Madrid, Barcellona e Valencia.

Quanto fatturano le società italiane con partecipazioni in Spagna?

Il grafico sottostante evidenzia che il 32% delle imprese italiane che ha investito in Spagna ha un fatturato compreso tra i 10-50 milioni di euro,

il 20% fattura fino a 5 milioni; significativo è anche il numero delle imprese con ricavi compresi tra i 100-500 milioni (17%). Questo testimonia che la maggioranza degli investimenti in Spagna è fatto da PMI (60%).

Dove hanno sede le controllanti italiane?

Osservando la distribuzione geografica sul territorio italiano delle imprese che hanno investito in Spagna è emerso che la stragrande maggioranza ha sede nel nord Italia (82%) molto contenuto è invece il numero delle aziende che hanno sede nel centro (13%) e nel sud (5%). In particolare il 38,5% di esse ha sede in Lombardia; molte di queste operano a Milano e Brescia.

Quante sono le società bresciane con partecipazioni in Spagna?

Brescia ospita 46 aziende che hanno scelto di crescere in Spagna, queste detengono complessivamente 55 partecipazioni di controllo sul territorio spagnolo. Le partecipate bresciane si collocano prevalentemente a Barcellona (18%) e a Madrid (14%).

L’analisi ha inoltre rivelato che il 65% delle aziende bresciane presenti in Spagna opera nel settore manufatturiero, l’11% è rappresentato da holding e il 9% da società operanti nell’ambito del commercio all’ingrosso e al dettaglio. Il restante numero di aziende è molto variegato in termini di settore di provenienza. Osservando infine il fatturato delle imprese bresciane che hanno scelto di crescere in Spagna si evidenzia una prevalenza PMI (63%); minore, seppur significativa, è la presenza di controllanti che fatturano tra i 50-100 milioni (24%).

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