Le imprese italiane investono in formazione?

“Chiunque smetta di imparare è un vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chi continua ad imparare, giorno dopo giorno, resta giovane per sempre”

Henry Ford

La formazione del personale è un investimento essenziale per la crescita delle imprese. L’aggiornamento delle competenze è diventato sempre più rilevante per le aziende che vogliono rimanere al passo con l’evoluzione del mercato.

L’importanza della crescita delle risorse umane viene confermata anche dal rapporto quinquennale Istat pubblicato a fine 2022 che ha analizzato i dati relativi alla formazione nel periodo 2015-2020.

Nel 2020, il numero di aziende italiane che hanno investito in formazione è cresciuto dell’8,7% rispetto al 2015; formando oltre quattro milioni di persone (quasi il 45% dei loro dipendenti). Tali aziende hanno incrementato i loro investimenti complessivi in formazione di quasi il 38% rispetto al 2015 (da 4,5 a 6,2 miliardi di euro nel 2020).

Dove investono le aziende italiane in formazione?

La formazione delle risorse umane può riguardare:

• le competenze trasversali (soft skills) come, ad esempio, il team-working, la comunicazione e il problem solving;
• le competenze tecniche specifiche (hard skills) come, ad esempio, la programmazione, lo sviluppo web o le competenze relative alla manualità.

Dall’analisi emerge che le competenze riportate nel grafico sottostante sono quelle che le aziende ritengono importanti e “da migliorare”.

Nel 2020 tra le competenze da sviluppare, compaiono per la prima volta l’”autogestione della propria attività” e il “pensiero creativo”. È, inoltre, aumentata l’importanza percepita di accrescere le competenze “informatiche professionali” in azienda.

Si confermano ai primi posti della classifica delle competenze da sviluppare, nonostante la loro importanza percepita abbia subito una lieve riduzione, le competenze tecnico operative, la capacità di gestione della clientela, il team-working e il problem-solving.

Il cambiamento della sensibilità è attribuibile principalmente alle trasformazioni sociali, economiche e culturali, degli ultimi anni che hanno avuto un forte impatto sulla società, modificando i metodi di lavoro, le prassi organizzative e spingendo le aziende a richiedere collaboratori sempre più autonomi.

Quali aziende fanno più formazione?

Circa il 70% delle imprese con almeno 10 addetti ha svolto nel 2020 attività formative. Osservando solo le imprese di grandi dimensioni (aziende che contano 500 addetti e oltre), tale percentuale sale invece al 95%. Ragionando in termini assoluti, si può notare come esista una forte correlazione tra la dimensione aziendale e la scelta o meno di fare formazione. Ciò è dovuto, sia agli obblighi normativi che insorgono con l’aumento del numero di addetti, ma anche ad una maggiore predisposizione e disponibilità delle aziende con maggior numero di dipendenti a investire sulle risorse umane.

A livello settoriale le società che investono maggiormente in formazione sono le imprese attive nei settori Servizi finanziari e assicurativi (94%), delle Costruzioni (82%) e dei Servizi ICT (82,0%), mentre l’industria è solo a quinto posto (70%).

Il quadro complessivo che emerge dai valori riportati dalla ricerca è quello di una diffusa presa di coscienza di come la crescita delle competenze di un individuo in azienda possa contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’impresa stessa.

Benedetti&Co, società di consulenza direzionale specializzata da oltre quindici anni in progetti strategici di sviluppo, affianca gli imprenditori nella definizione dei propri progetti di crescita aziendale, supportandoli nella pianificazione e sviluppo dei loro piani strategici, nello sviluppo dell’organizzazione e nell’inserimento di sistemi premianti, disegnati sulle specifiche caratteristiche ed esigenze dell’azienda.