La Forma Giuridica delle Imprese Italiane

L’Osservatorio delle Società e delle Imprese della Camera di Commercio di Milano ha effettuato un’analisi sulla distribuzione e sull’andamento della forma giuridica adottata dalle imprese italiane, un campione medio di circa 2.700 aziende anno per anno, prendendo in considerazione il periodo dal 2005 al 2020.

Quello che emerge dallo studio è un incremento nell’adozione della forma giuridica delle società di capitali a discapito di quella delle società di persone. Infatti, i dati mostrano che sul totale delle società analizzate, nel 2005 solamente il 45% adottava la forma giuridica della società di capitali, mentre nel 2020 hanno raggiunto la quota del 62,2%. Allo stesso tempo, risulta evidente una riduzione delle società di persone che nel 2005 ammontavano al 49%, mentre nel 2020 rappresentano solamente il 33% del totale delle società. Le società cooperative, seppur in costante diminuzione, non mostrano sostanziali cambiamenti durante questo periodo di tempo analizzato.

In particolare, con riferimento alle società di capitale, mentre le società a responsabilità limitata mostrano un andamento in costante crescita, le società per azioni evidenziano un decremento importante rispetto al primo anno di osservazione.

Per quanto riguarda la variazione in percentuale tra il primo e l’ultimo anno di osservazione dell’analisi svolta, tra le società di persone solamente la società semplice mostra un incremento rispetto al 2005 (+34,9%), mentre le società in accomandita semplice e le società in nome collettivo mostrano rispettivamente un decremento del 15% e del 35,1%. Allo stesso modo, tra le società di capitale solamente la società a responsabilità limitata ha mostrato un incremento importante (+67%), a differenza delle società per azioni e delle società in accomandita per azioni che evidenziano una significativa riduzione: rispettivamente del 38,3% e del 20%.

La riforma del diritto societario del 2003 ha reso “la società a responsabilità limitata più consona alle esigenze organizzative che si manifestano quando la compagine societaria è ristretta. In particolare, la maggioranza delle società per azioni italiane è, infatti, rappresentata da società facenti capo a una sola famiglia o a pochissime famiglie, con un numero bassissimo di soci, con gli amministratori che in larga parte coincidono con i soci e con i soci che ordinariamente lavorano in società: tutte le caratteristiche della società a responsabilità limitata” (Cit.).

Aprire un’azienda comporta una serie di decisioni che partono proprio con la selezione della forma societaria più adatta all’attività che si intende avviare. La tendenza degli imprenditori a preferire maggiormente la forma giuridica delle S.r.l. piuttosto che quella delle S.p.A. potrebbe risiedere nel fatto che le società a responsabilità limitata sono caratterizzate da un capitale sociale iniziale contenuto, una governance più snella e un’articolazione più flessibile e quindi sono forme societarie che maggiormente si adattano alla costituzione di imprese di medie e piccole dimensioni.

Dall’altra parte, la S.p.A. possiede una struttura più importante e rappresenta la società di capitale più utilizzata per organizzare aziende in cui sono previsti grandi investimenti iniziali, diventando la naturale scelta per aziende con prospettive di crescita elevate che intendono dare al mercato un’immagine di maggiore dimensione e solidità.

In realtà, non vi è una forma societaria migliore rispetto ad un’altra, esistono infatti vantaggi e svantaggi in ogni direzione, ma la scelta dovrà essere in linea con gli obiettivi sia personali che aziendali degli imprenditori e degli stakeholders.

Benedetti&Co, società di consulenza direzionale, con la sua pluriennale esperienza in ambito finanziario e strategico, assiste e supporta gli imprenditori nello sviluppo di nuove attività (Start Up, NewCo, Joint Ventures, ecc.), nella loro pianificazione e controllo, nella individuazione e nell’ implementazione della strategia più adeguata agli obiettivi futuri.