Lettera all'imprenditore n°205 del
26 Maggio 2021
Conquistare i Mercati Esteri attraberso Subsidiary
“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”.
Peter Ferdinand Drucker
La creazione di una società estera, sia produttiva che commerciale, risulta essere una delle modalità di espansione oltreconfine maggiormente utilizzata dalle aziende italiane. Questo può avvenire sia greenfield, ovvero costituendo una nuova realtà da zero, sia tramite acquisizione di un’azienda straniera o attraverso la costituzione di una joint venture con un partner locale.
Ma perché costituire una sussidiaria estera?
Vi sono una molteplicità di fattori che tipicamente conducono alla scelta di questa strategia di penetrazione di un mercato estero, come ad esempio:
- Margini più elevati rispetto alla classica esportazione, per i minori costi di trasporto e dazi, oltre alla possibilità di realizzare maggiori volumi di vendita;
- Aumento del presidio del mercato, attraverso un monitoraggio più accurato e continuo dei clienti e delle reti commerciali;
- Necessità di realizzare reti di installazioni e servizi di assistenza post-vendita per accedere al mercato del Paese estero;
- Necessità di realizzare un sito produttivo locale per servire e accedere a nuovi mercati in modo più strutturato;
- Necessità di sviluppare e gestire supply chain locali per migliorare gli approvvigionamenti;
- Necessità di creare un’organizzazione locale con cultura, usi e costumi in linea con la cultura del mercato che si vuole servire.
La costituzione di una sussidiaria estera necessita inevitabilmente anche la considerazione e la valutazione di alcuni aspetti manageriali ed economico-sociali fondamentali, tra cui:
- Il quadro legale del Paese ospitante, al fine di comprendere ogni eventuale vincolo alla costituzione della subsidiary;
- Il grado di controllo sulle operations internazionali che l’impresa è intenzionata a perseguire;
- Come tutelare il know how dell’azienda;
- Il contesto e la complessità istituzionale di mercati complessi, come India o Brasile, in particolare in relazione alla scelta di penetrare il mercato target tramite investimenti greenfield oppure tramite il supporto di un partner locale;
- La necessità di una corretta analisi e pianificazione dell’investimento, dal punto di vista del fatturato previsionale, ma anche di costi, rischiosità e timing, ossia tempi di realizzazione dell’investimento;
- L’andamento di dazi e tassi di cambio, in particolare per le imprese volte alla costituzione di una sussidiaria produttiva all’estero, dati i loro processi di produzione internazionale.
La costituzione e l’avviamento di una subsidiary all’estero, quindi, necessita di un processo pianificato e monitorato con accuratezza, al fine di massimizzare l’efficienza e l’efficacia dell’investimento stesso.
Le principali fasi del processo di costituzione di una società estera possono essere riepilogate nello studio di fattibilità, in cui si definisce la strategia del Progetto Paese e il relativo Business Plan, e successivamente nella formalizzazione degli accordi necessari e nella costituzione della società.
Benedetti&Co, società TEM già accreditata al MISE e a Invitalia, da dicembre 2020 è anche Partner di SACE-SIMEST. Attraverso un gruppo di professionisti con elevate competenze strategiche, economiche, finanziarie e legali, è in grado di definire e realizzare progetti di sviluppo per l’internazionalizzazione che, per le loro caratteristiche, rientrano nelle linee di finanziamento agevolato SIMEST, la cui riapertura è prevista per il 3 giugno 2021.
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