Come integrare un’azienda acquisita?

Un processo di acquisizione aziendale viene affrontato quasi sempre per le possibili sinergie derivanti dall’unione delle due realtà industriali.

Tale processo, però, non si conclude “di fronte al Notaio” con l’acquisto di un determinato target.

Al contrario, quel momento rappresenta il punto iniziale della seconda fase del processo acquisitivo, volta a raggiungere rapidamente le sinergie individuate in sede negoziale, massimizzando ed accelerando così il ritorno degli investimenti effettuati.

Ma come procedere in questo percorso di integrazione? Quali sono gli aspetti importanti da considerare, e come affrontarne le criticità?

Un’azienda acquisita, per quanto possa essere strutturata, è pur sempre costituita da un insieme organizzato di processi, sistemi e persone.

Per poterla velocemente integrare, pertanto, bisogna innanzitutto effettuare una valutazione approfondita di questi elementi (processi, sistemi e persone) per poi redigere un piano dettagliato di integrazione, nel quale verranno definiti lavori e azioni da fare in determinati tempi e con determinate risorse.

L’analisi dei processi risulta essenziale per la comprensione delle metodologie di lavoro utilizzate, delle responsabilità attribuite e delle competenze delle figure di riferimento esistenti.

Analizzare i processi significa, nei fatti, esaminare le principali caratteristiche dei processi decisionali, commerciali, logistici, di acquisto, produttivi, amministrativi e di controllo.

Compreso il funzionamento dell’impresa acquisita, e pianificata quindi l’integrazione dei processi aziendali, è opportuno analizzare il sistema informativo utilizzato, cioè il suo “sistema nervoso”.

Conoscere a fondo i sistemi adottati, il loro grado di accuratezza, e i dati relativi all’andamento delle attività, ci permette di comprendere con precisione in che modo le informazioni vengono diffuse ed utilizzate all’interno dell’azienda.

Queste informazioni raccolte permetteranno di integrare rapidamente i sistemi e i linguaggi utilizzati dalle due aziende creando di fatto un unico ed omogeneo “sistema nervoso” che consentirà di gestire e controllare velocemente la nuova azienda acquisita.

Avviata anche l’integrazione dei sistemi, resta ora “solo” da intraprendere l’integrazione delle risorse umane, da sempre il capitale più importante di un’impresa. Questa fase rappresenta il momento più complesso da gestire nell’integrazione di un’azienda acquisita.

Per evitare eventuali resistenze, o addirittura “rigetti” durante la fase di integrazione, è opportuno effettuare un’accurata valutazione del capitale umano “acquisito” incontrando le persone, conoscendole, comprendendo i ruoli e le dinamiche relazionali, poiché esse rappresentano gli elementi chiave per accelerare il processo di crescita intrapreso. Favorire un clima di fiducia all’interno dell’organizzazione, coinvolgere le figure di riferimento e di vertice della azienda acquisita nel percorso di integrazione è spesso sinonimo di successo dell’operazione stessa.

L’esito di queste tre analisi confermerà le sinergie da realizzare, facendo emergere i punti di forza e le opportunità di miglioramento dell’azienda acquisita, ma anche i punti di debolezza e le minacce da considerare nel piano di integrazione.

L’integrazione di un’azienda acquisita è un processo che può durare da diversi mesi a qualche anno prima di arrivare a compimento e, pertanto, è fondamentale definire con attenzione il percorso da intraprendere e gli step intermedi da raggiungere, monitorando i risultati nel tempo.

Prima si comincia, prima si raggiungerà l’obiettivo di crescita voluto!

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