Quali Paesi europei sono più attrattivi?

“Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”

Lucio Anneo Seneca

La Commissione europea ha recentemente pubblicato l’edizione 2022 dell’Indice di competitività regionale (RCI). L’indice viene pubblicato ogni tre anni e fornisce una visione sulla capacità delle regioni europee di offrire un ambiente attraente per le imprese e i residenti, superando il Pil come unico indicatore dello sviluppo.

Come è composto l’indice di competitività RCI?

L’edizione 2022 dell’RCI introduce una rivisitazione e innovazione dell’indice rinominandolo in RCI 2.0. Tale indicatore è composto da tre sottoindici “Base”, “Efficienza” e “Innovazione” che a loro volta si articolano in 11 pilastri (indicatori) che descrivono i diversi aspetti della competitività: Istituzioni, Stabilità macroeconomica, Infrastrutture, Salute, Istruzione di base, Istruzione superiore, formazione e apprendimento permanente, Efficienza del mercato del lavoro, Dimensioni del mercato, Prontezza tecnologica, Sofisticazione aziendale e Innovazione.

Come viene divisa l’Europa?

Nel documento pubblicato dalla commissione europea le diverse regioni europee sono state raggruppate in tre aree:

• Stati membri dell’Europa centrale e del Nord: in questa divisione si trovano le regioni che registrano un indice di competitività sopra la media Ue (Austria, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia e Finlandia);
• Paesi dell’Est Europa: in questa divisione si trovano le regioni che registrano un indice di competitività sotto la media Ue, tranne le regioni delle capitali.
• Paesi del Sud Europa: in questa divisione si trovano le regioni che registrano un indice di competitività sotto la media Ue, ma che contengono cinque eccezioni: Catalogna, regione di Madrid e Paesi baschi in Spagna, Lombardia in Italia e l’area metropolitana di Lisbona in Portogallo.

L’indice di competitività regionale evidenzia che esistono ancora notevoli differenze tra le diverse regioni dell’UE. Nelle prime posizioni troviamo alcune regioni olandesi (150 punti RCI) e l’Ile de France, la regione di Parigi. Tuttavia, nonostante il divario sia ampio, anche le regioni meno sviluppate hanno migliorato la loro competitività. In particolare, tra il 2016 e il 2019 nelle regioni dell’est Europa si assiste ad un progressivo miglioramento dell’indice RCI registrato anche nelle regioni del sud Europa in ripresa dopo la crisi economica e finanziari degli anni precedenti. Questa fase di ripresa è stata accompagnata da un miglioramento costante a livello Ue che ha portato ad ottenere un incremento della media europea di 10 punti tra il 2019 e il 2022.

RCI: Confronto tra i 27stati membri 2016 – 2019 – 2022

Fonte: EUROSTAT

Italia: confronto tra regioni

Come detto in precedenza, l’Italia si posiziona nelle parti basse della “classifica” e la competitività continua a migliorare solo per le regioni: Lombardia, Marche e Valle d’Aosta.

Nel dettaglio, la Lombardia nel 2016 si trovava al di sotto della media europea. Ad oggi piazzandosi al 98° posto risulta in linea con la media europea, passando da 98,5 a 103,3 punti RCI, facendo registrare un continuo, seppur lento, miglioramento nell’apertura del mercato, nell’innovazione e nell’alta formazione. Scendendo in classifica troviamo l’Emilia-Romagna Veneto, Toscana, Lazio e Piemonte, con un RCI stabile nei peridi osservati.

Andamento dell’indice di competitività delle regioni italiane

Fonte: EUROSTAT

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