Covid-19: Ansie e Paure? Stress Test per le Aziende

“L’urlo di Munch raffigura un sentiero in salita sulla collina di Ekberg, sopra la città di Oslo… su questo sentiero si sta consumando un urlo lancinante, acuto, che in quest’opera acquisisce un carattere indefinito e universale, elevando la scena a simbolo del dramma collettivo dell’angoscia, del dolore e della paura.”

Il celebre dipinto di Edvard Munch, arricchito nella foto dall’ormai “ogni presente” mascherina, esprime perfettamente la sensazione di angoscia, di paura e di stress che stiamo vivendo in questo periodo; anche se spesso non traspare, tali sensazioni sono sentite, soprattutto oggi, da chi ricopre ruoli di responsabilità, come ad esempio imprenditori e manager, i quali stanno prendendo in queste ore importanti decisioni per salvaguardare le proprie aziende, i loro dipendenti e tutto ciò che hanno costruito finora, dall’imminente crisi economico-finanziaria.

Ma come fanno imprenditori e manager a gestire ansie e paure?

Il miglior metodo per gestire le proprie ansie e le proprie paure, prevenendo situazioni pericolose o scomode che si potrebbero manifestare, è quello classico: analizzare gli eventi, prevedere gli scenari e pianificare le azioni da fare. Solo in questo modo è possibile limitare i rischi di collasso, migliorare le percezioni del contesto e progettare soluzioni.

Quale sarà il danno economico provocato da questa crisi?

Le prime stime macro-economiche, ipotizzando il termine della fase acuta del virus entro fine maggio, indicano che la chiusura prolungata delle aziende e la flessione della domanda interna ed estera, provocheranno una forte perdita di PIL nel primo e nel secondo trimestre (circa -10% ossia 52 miliardi), e una successiva crescita nel terzo e nel quarto trimestre non sufficiente a recuperare il valore perso, portando così il PIL a -6% su base annua.

In questo ipotetico scenario, molti imprenditori si troveranno ad affrontare una grave crisi economica e finanziaria che provocherà danni ancora non del tutto quantificabili: le aziende saranno stressate, soprattutto finanziariamente, mettendo a dura prova il proprio grado di solvibilità e minacciando, nei casi più gravi, anche stati di insolvenza.

L’imperativo categorico, pertanto, è reagire e l’obiettivo primario ed assoluto è quello di sopravvivere alla crisi. Ma come fare?

Effettuare uno STRESS TEST della propria azienda, sulla base dello scenario peggiore (Worst-Case Scenario), è sicuramente il metodo migliore per comprendere quali saranno gli impatti di questa crisi sull’azienda e quali strategie e azioni saranno da attivare, per raggiungere tale obiettivo.

Questo vuol dire che, per condurre uno Stress Test, non basta fare delle previsioni al ribasso dei propri budget commerciali, ma che bisogna analizzare nel dettaglio e nel tempo tutti gli elementi economici, patrimoniali e finanziari che verranno influenzati dalla crisi e che potrebbero compromettere, in primis, lo stato di liquidità dell’azienda.

Una volta definito il Worst-Case Scenario, per valutarne gli effetti sull’azienda, il nostro consiglio è quello di costruire un Modello di Simulazione, che proietti gli effetti economici e finanziari al variare dei principali fattori del modello di business. Solo in questo modo sarà possibile comprendere le conseguenze
della crisi sull’azienda, per poi progettare le azioni puntali da attivare.

In particolare le principali aree da analizzare riguardano:

• Supply Chain: reperire informazioni riguardanti lo stato di salute dei propri clienti, fornitori e partner, per valutare rischi di natura operativa e finanziaria e per rivedere i budget delle vendite e degli acquisti, prevedendo anche l’andamento dei flussi della logistica, degli approvvigionamenti e della produzione nel tempo;
• Investimenti: analisi degli investimenti per comprendere quali di essi potrebbero essere rivisti e ripianificati nel tempo, rinviando uscite di cassa non necessarie;
• Working-Capital: stimare nuovi termini di incasso e pagamento e rivalutare i tempi di rotazione dei magazzini. Per molte aziende il Working Capital è la principale voce di investimento che assorbe molte risorse finanziarie. Diventa necessario pertanto, in questo momento, analizzare nel dettaglio le sue componenti e prevederne una evoluzione nel tempo;
• Personale: rimodulare, per quanto possibile, il proprio organico, in maniera tale da bilanciarlo in relazione alle attività in essere e a quelle da sviluppare nel prossimo futuro, sia attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali sia attraverso un ridimensionamento;
• Banche: ridefinire il piano finanziario della società sulla base del Worst-Case Scenario, individuando i nuovi fabbisogni finanziari e accendendo nuovi finanziamenti a sostegno della liquidità, con tempistiche di ammortamento medio-lunghe o rimodulando ed estendendo nel tempo i finanziamenti già in essere;
• Il modello di simulazione così progettato permetterà di visualizzare immediatamente l’andamento dei flussi di cassa e dei fabbisogni finanziari dell’azienda, mese per mese.

Lo STRESS TEST ci permetterà di definire le azioni da implementare per recuperare l’equilibrio perso. Le tempistiche e la forza delle azioni deriveranno dai risultati scaturiti dalle varie simulazioni.

Benedetti&Co è una società di consulenza strategica direzionale che aiuta imprenditori e manager a sviluppare modelli di simulazione, pianificazione e controllo, utili alla quantificazione delle grandezze in gioco e alla valutazione dei diversi scenari.

Strategie, Budget e Business Plan vengono studiati, progettati e modellati sulle specifiche caratteristiche ed esigenze dell’azienda e sono indispensabili per la pianificazione economico-finanziaria.

Lavoriamo con un approccio innovativo che offre, oltre alla tradizionale consulenza aziendale, un supporto manageriale e operativo nello sviluppo di progetti complessi nell’area della Strategia e della Finanza e Controllo.

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